L'azienda nasce per volontà di Vettori Vittorio, che negli anni del dopoguerra, in seguito all’acquisto di un camion da pagarsi a rate comincia l’attività di trasportatore, e soprattutto di sollevatore. A quei tempi infatti autogrù e carroponti erano ben lontani dall’essere diffusi, perciò Vettori cominciò a compiere sollevamenti con i “bighi”, ovvero pali di ferro o legno poggiati in terra e legati (per stabilizzarlo) con cime e cavi (venti). Ancorate alla loro sommità tramite dei collari vi erano dei “bozzelli” ovvero carrucole a varie gole (rinvii) attraversate da un cavo d’acciaio per ottenere dei rinvii, a seconda dello sforzo che dovevano compiere potevano essere a 2, 3, 4 gole, aumentando le passate delle pulegge aumentava la portata dell’attrezzo da sollevamento. Il cavo d’acciaio terminava poi ad un verricello (i primi manuali poi elettrici) che tirava o mollava il peso. Alcuni lavori sono ancora presenti tutt’oggi, come la madonna posta su una base di altezza 6 mt. in p.zza S. Maria a Viareggio, vari carroponti tralicciati nel Pietrasantino per il sollevamento del marmo, capriate del Palazzetto del CONI a Livorno. Successivamente all’avvento della nautica a Viareggio e la costruzione di scafi in legno oltre al ribaltamento degli scafi nei cantieri (lo scafo in legno infatti veniva costruito rovesciato e successivamente girato) la ditta si allargò in trasporto legname dalla stazione ai cantieri e trasporto imbarcazioni come è rimasta fino ad oggi. Con la diffusione di carroponti e autogrù il carattere principale divenne il trasporto e il sollevamento fù abbandonato. Nel 1972 la ditta fù rilevata dal genero del Vettori, proprietario attuale, Gemignani Francesco che continuò l’attività di trasporto imbarcazioni. All’inizio data la modestia delle dimensioni delle barche (10, 15 metri) con piccoli rimorchi e con lavori a “struscio” (lavoro di trasporto trainando la barca su dei supporti “invasature” fatte scivolare su tavole ingrassate tramite verricelli e trattori) e successivamente attrezzandosi continuamente con mezzi adeguati (rimorchi a sollevamento idraulico) allo sviluppo della nautica per imbarcazioni sempre più grosse e pesanti fino ai nostri giorni.